Solstizio d’Inverno. Miti e leggende

Solstizio d’Inverno. Miti e leggende

Solstizio d’Inverno. Miti e leggende

Il solstizio d’inverno può cadere tra il 21 e il 22 dicembre, ma non è di questo che voglio parlare oggi.

Vi racconto storie e antiche tradizioni legate al solstizio d’inverno che veniva celebrato come un ritorno alla luce con tantissime celebrazioni e gesti carichi di magia e significato

Non è certo un mistero, e spesso vi ho raccontato di come gli antichi traessero ispirazione e prendessero decisioni osservando il cielo.

La natura, i movimenti del sole e della luna sono stati guida indiscussa di decisioni e azioni che venivano compiute e di cui noi, ancora oggi, troviamo inconsapevolmente traccia ed eredità. 

Proprio da queste osservazioni sono nati miti, leggende e tradizioni che scandiscono con passo antico i nostri tempi moderni.

A questo di certo non fa eccezione il solstizio d’inverno.  In primis è, come sappiamo, un evento astronomico, semplificando il momento in cui il sole si trova nel punto più basso sull’orizzonte.

Con il Solstizio del 21 Dicembre diamo il benvenuto alla quarta stagione: L’inverno! 

Per i popoli antichi e le tradizioni contadine questo momento dell’anno rappresentava la vittoria del Sole (la luce) sulle tenebre. Infatti come sappiamo le giornate riprendono ad allungarsi! 

Torna La LUCE! E quindi leggendo in chiave antica stava arrivando il momento in cui la vita contadina agricola sarebbe ripresa, il freddo si sarebbe allontano e con lui tanti problemi legati al quotidiano.

( Leggiamo sempre queste tradizioni levandoci dalla mente i tanti comfort che abbiamo noi oggi)

Il momento del solstizio d’inverno veniva vissuto e festeggiato come un avvenimento magico ricco di spiritualità e rituali che celebravano il ritorno della luce.

I Celti festeggiavano la festa di Yule. 

Si celebrava una nuova crescita ed era un momento di Gioia per il ritorno del sole

La Festa di YULE durava dal 21 dicembre al 1 gennaio ed era conosciuta come una delle prime celebrazioni  invernali . 

La pianta simbolo era il vischio (LEGGI QUI )

Ancora oggi per le feste natalizie si usa appendere rametti di vischio sugli usci delle case per allontanare energie non buone e proteggere la casa. 

Per gli antichi romani il solstizio d’inverno si festeggiava  nei giorni prima e dopo il 21 dicembre  con la festa del SOL INVICTUS dove si celebrava la rinascita del sole. Per alcuni queste festività pagane rappresentano le origini del NAtale.

Inoltre nel mese di dicembre a roma si festeggiavano i saturnali 

(Una delle più diffuse e popolari feste religiose di Roma antica, che si celebrava ogni anno, dal 17 al 23 dicembre).

Inoltre, si afferma che, anche Stonehenge fu costruito proprio per celebrare questo giorno e che le pietre furono così allineate per godere del tramonto che simboleggia l’inizio di una nuova luce.

Il 21 dicembre, il solstizio d’inverno da secoli rappresenta momento di festa e celebrazione, si festeggia una nuova vita e veniva spesso simboleggiato con candelo o con un albero sempreverde simbolo di rigenerazione e vita. 

Si festeggiava la luce e negli antichi popoli e cosa si regalavano … CANDELE !

La candela simbolo della luce che vince sull’ombra, richiama la luce del sole e ancor oggi in molti  paesi nordici nelle case si usa accendere le  candele.

Ancora oggi regalare candele simboleggia donare Luce e quindi, simbolicamente, nuova vita e fortuna.

Non ce  ne rendiamo conto ma anche noi festeggiamo l’arrivo dell’inverno, festeggiamo la fine di una stagione e l’inizio di un’altra. Facciamo progetti, e aspettiamo la primavera, nuova vita. 

A tutti voi un buon solstizio d’inverno! 

Coloro che dimorano tra le bellezze e i misteri della terra non sono mai soli o stanchi della vita. Rachel carson

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