Coltivare il tuo pollice verde per i tuoi spazi più verdi e contenti!

Coltivare il tuo pollice verde per i tuoi spazi più verdi e contenti!

Coltivare il tuo pollice verde per i tuoi spazi più verdi e contenti!
Come migliorare il proprio pollice verde? 

Lo sai perchè si dice pollice verde? 

Con il modo di dire  avere il pollice verde ci riferiamo solitamente a chi ha una particolare maestria e bravura nel curare piante e fiori, giardini o orti … Facciamo riferimento al pollice verde indicando appunto il contatto  tra le piante e la mano che si sporca toccando le foglie se non si utilizzano i guanti.

Un’accezione antica che ci siamo portati fino ad oggi. Uno degli scopi di verdi e contenti è proprio quello di coltivare e migliore il proprio pollice verde oltre che l’animo verde! 

(altro…)

HUMUS di Lombrico un vero aiuto per il nostro pollice verde.

HUMUS di Lombrico un vero aiuto per il nostro pollice verde.

Per me l’Humus di Lombrico è come la polvere magica di Pollon, portentoso.

Spesso mi sono chiesta e mi chiedete quale sia il modo migliore per concimare e dare nutrimento alle mie/nostre piante.

Infatti se è una quesito di rilevanza per chi le ha in piena terra questo problema si accentua ancora di più per chi, come me , le piante le tiene in vaso.

(altro…)

Verde pubblico ecco i vantaggi. Svegliamo le nostre coscienze green.

Verde pubblico ecco i vantaggi. Svegliamo le nostre coscienze green.
In tutte le città arriva il momento in cui si alza forte l’argomento del verde pubblico.

In alcuni luoghi felici è una priorità in altri invece ancora ci si ragiona.

Allora, oggi, vorrei fare un semplice focus in merito l’importanza degli alberi e del verde nelle nostre città. Non che il mio umile e modesto post possa cambiare qualcosa, ma credo fortemente che spesso quello che per alcuni è scontato per altri è completamente oscuro.

(altro…)

Lucca. Una città verde da visitare.

Lucca. Una città verde da visitare.
Cosa accomuna una bicicletta, un giardino, una torre e il marchese del Grillo? Lucca.
Una città verde tutta da scoprire.

(altro…)

pollice verde: 5 piante aromatiche da non perdere!

pollice verde: 5 piante aromatiche da non perdere!
Aromatiche per iniziare un angolo profumato e verde. (altro…)

Riciclo verde post Natalizio.

Riciclo verde post Natalizio.

Vi rubo 5 minuti.

12449331_10207969491705895_459933418_o (1)

Passate le grandi abbuffate, le lunghe preparazioni e le tradizioni culinarie, dopo aver addobbato casa in ogni suo angolo ecco che succede dopo: ci si dedica al RICICLO. (in questo caso Natalizio)

(altro…)

Il regalo (verde) che vorrei …fare!

Il regalo (verde) che vorrei …fare!

Faccio outing : per me il Natale è un momento meraviglioso!

Lo so che ormai è sempre più diffusa la categoria dei “Grinch”, ovvero quelle persone che si “oppongono” allo spirito del Natale e alle persone come me che sono l’esatto opposto.

Mi piace il buono  nelle persone, mi piace addobbare casa con ghirlande(magari handmade), cucinare, ma  la cosa che amo di più è dedicare del tempo per i regali.

Per molti è difficile e stressante pensare, trovare, il regalo “perfetto” ovvero quel pacchetto in grado di illuminare lo sguardo di chi lo ha ricevuto.
(altro…)

Nigella: Due Specie Affascinanti tra Storia, Simbologia e Cura

Nigella: Due Specie Affascinanti tra Storia, Simbologia e Cura

La Nigella è un genere di piante annuali affascinanti e facili da coltivare. Le due specie più conosciute, Nigella damascena e Nigella sativa, hanno caratteristiche e usi distinti. La prima, chiamata “damigella in verde”, è apprezzata per la sua bellezza ornamentale, mentre la seconda è famosa per i suoi semi dalle proprietà benefiche. Scopriamo insieme la loro storia, il significato simbolico e i consigli per coltivarle con successo.

Storia e Origini

La Nigella damascena è originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale. Il suo nome deriva dal latino “nigellus”, che significa “nerastro”, in riferimento al colore scuro dei semi. Da secoli è apprezzata nei giardini per il suo aspetto romantico e la sua capacità di autoseminarsi, tornando anno dopo anno senza particolari cure.

La Nigella sativa, conosciuta anche come “cumino nero”, ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale e nella cucina. I suoi semi sono menzionati in antichi testi medici egizi e islamici, ed erano considerati un rimedio naturale per diversi disturbi.

Simbologia e Significato

Nel linguaggio dei fiori, la Nigella damascena simboleggia il mistero e il segreto, forse per la sua forma intrigante che sembra nascondere qualcosa. In alcune tradizioni, i suoi semi erano utilizzati in rituali di protezione e amore, mentre oggi il fiore è associato alla delicatezza e alla fugacità della bellezza.

La Nigella sativa, invece, è simbolo di salute e benessere. Nella medicina tradizionale, i suoi semi venivano chiamati “il seme benedetto” per le loro presunte proprietà curative.

Come Coltivare la Nigella

Dal Seme alla Fioritura

  1. Semina: I semi di Nigella si seminano direttamente in piena terra in autunno o a inizio primavera. Entrambe le specie prediligono un terreno ben drenato e una posizione soleggiata. (RACCOGLIERE SEMI)
  2. Germinazione: I semi impiegano circa 2-3 settimane a germogliare. Se semini in primavera, assicurati che il terreno sia leggermente umido ma non fradicio.
  3. Crescita: Non necessitano di trapianto, poiché sviluppano una radice fittonante che non ama essere disturbata.
  4. Fioritura: La Nigellla damascena fiorisce da maggio a luglio con toni blu, bianchi e rosa. La Nigella sativa ha fiori più semplici, solitamente bianchi o azzurri.
  5. Autosemina: Dopo la fioritura, entrambe le specie rilasciano i semi che daranno vita a nuove piante l’anno successivo.

Cura e Mantenimento

  • Irrigazione: Richiedono annaffiature moderate, evitando ristagni idrici.
  • Concimazione: Non è necessaria, ma una leggera aggiunta di compost in autunno può favorire la crescita.
  • Potatura: Non necessitano di potature particolari; puoi rimuovere le piante secche alla fine della stagione per mantenere l’ordine nel giardino.
  • Parassiti e Malattie: Generalmente resistenti, possono soffrire di marciume radicale se il terreno è troppo umido.

Usi e Benefici della Nigella sativa

I semi di Nigella sativa sono utilizzati in cucina e nella medicina naturale. Hanno un sapore speziato e leggermente amaro, simile al cumino. Vengono impiegati per aromatizzare pane, piatti mediorientali e tisane.

Dal punto di vista salutistico, si dice che abbiano proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e digestive. L’olio estratto dai semi è utilizzato nella cosmesi e per il benessere della pelle.

Leggende e Curiosità

  • Secondo la tradizione, i semi di Nigella sativa erano usati dagli antichi Egizi per la preparazione di unguenti e rimedi medicamentosi. Si dice che persino la tomba di Tutankhamon contenesse ampolle di olio di Nigella, considerato un elisir di lunga vita.
  • In alcune credenze popolari, la Nigella damascena era vista come un fiore protettivo contro gli spiriti maligni. Veniva piantata nei giardini per portare fortuna e protezione alla casa.
  • La Nigella è anche conosciuta con il nome di “Love-in-a-Mist” (Amore nella nebbia) per il modo in cui i suoi petali emergono da un delicato intreccio di foglie filiformi, creando un effetto etereo e incantato.

Se desideri un giardino dall’aspetto naturale e romantico, la Nigella damascena è una scelta perfetta. Se invece vuoi coltivare una pianta dai benefici straordinari, la Nigella sativa è l’ideale! Entrambe richiedono poche cure e regalano soddisfazioni in giardino e in cucina.

Ti è piaciuto questo post? Condivi con i tuoi amici perché il giardinaggio è condivisione e condividendo saremo tutti più Verdi e Contenti

Come tagliare l’erba alta e i rovi in modo efficace e sicuro

Come tagliare l’erba alta e i rovi in modo efficace e sicuro

Come tagliare l’erba alta e i rovi in modo efficace e sicuro

Tagliare l’erba può essere semplice, ma gestire l’erba e alta i rovi è un compito ben più arduo. Queste piante, comuni nei boschi e nei giardini poco curati, proliferano rapidamente, soprattutto nelle zone abbandonate. I rovi producono frutti di bosco (come more, lamponi, mirtilli e fragole), ma richiedono attenzioni costanti per non diventare infestanti.

Per tale ragione bisogna gestirli con attenzione per mantenerli produttivi senza che possano invadere il terreno circostante, soffocando altre piante. Esistono diverse tecniche per tagliare erba e rovi, a seconda dell’estensione dell’area da trattare, ma l’utilizzo dei decespugliatori costituisce una delle soluzioni più efficaci.

Rimuovere i rovi

Come già accennato, il metodo più semplice e immediato per tagliare i rovi è impiegare degli strumenti appositi, come i decespugliatori Efco. È fondamentale, però, scegliere dei decespugliatori robusti, in grado di resistere alle sollecitazioni intense e ai contraccolpi.

Un motore di almeno 40/45 cc è ideale per affrontare la vegetazione più resistente, privilegiando la potenza alla coppia. Inoltre, il taglio dei rovi implica movimenti frequenti e posizioni difficili, quindi un decespugliatore con doppia impugnatura e sistema antivibrante è fondamentale per garantire comfort, controllo e ridurre l’affaticamento durante il lavoro.

Meno adatto, invece, sono i decespugliatori a zaino o di piccola cilindrata, che non offrono la necessaria durata e potenza. Ma come bisogna procedere? Per sminuzzare i rovi in modo efficace, non è necessario utilizzare testine portafilo o dischi da taglio, ma dischi trituratori specifici, caratterizzati da estremità ricurve verso il basso (e talvolta anche verso l’alto o sfalsate in altezza). Il taglio dei rovi con un disco trituratore richiede movimenti perpendicolari al suolo, a differenza di quanto accade con l’erba, e l’asta del decespugliatore deve muoversi verticalmente, sminuzzando i rovi dall’alto verso il basso.

È importante fermarsi a circa dieci centimetri dal suolo per evitare di colpire sassi o oggetti che potrebbero essere proiettati dai denti del disco. Per ottenere i migliori risultati, i decespugliatori devono essere ben bilanciati e sia l’imbrago che il gancio di sostegno devono essere regolati correttamente, per esercitare solo il minimo sforzo nel manovrare l’asta.

Tagliare l’erba alta

I decespugliatori sono strumenti ideali anche per tagliare l’erba, soprattutto quando la vegetazione è alta o le erbacce sono particolarmente resistenti. In questi casi, è consigliato falciare in due direzioni:prima dalla parte superiore degli sfalci con un movimento verso destra, poi dalla parte inferiore con uno verso sinistra, così da mantenere gli sfalci sul lato sinistro.

Per le aree più grandi, invece, è consigliabile optare per la tecnica del quadrato, che consiste nel suddividere l’area in quadrati e lavorare sempre dall’esterno verso il centro. Quando si lavora su pendii, invece, è meglio tagliare una striscia alla volta parallela al terreno e poi tornare indietro, proseguendo con la striscia successiva sopra quella già tagliata. Infine, per superare gli ostacoli si devono fare movimenti oscillanti con il decespugliatore.

Durante il lavoro, è importante orientare correttamente il decespugliatore e proteggere il tronco delle piante, muovendosi intorno ad esso.

I dispositivi di protezione

Le spine dei rovi sono estremamente taglienti e possono facilmente ferire non solo braccia, gambe e busto, ma anche gli occhi, soprattutto quando si utilizzano idecespugliatori.

Per proteggersi adeguatamente durante il taglio dei rovi, è consigliabile indossare alcuni indumenti protettivi, tra cui visiera, caschetto e guanti da giardinaggio. Inoltre, gli stivali sono fondamentali in caso di terreni umidi e/o fangosi. Per proteggere le braccia, è utile unacamicia a maniche lunghe, con i bottoni chiusi e polsini aderenti, abbinata a una salopette da giardinaggio che consenta una buona mobilità.

Questi accorgimenti potrebbero essere utili anche durante il taglio dell’erba, perché gli stessi rischi di lesioni possono presentarsi anche in quella situazione, specialmente quando si lavora su terreni irregolari o infestati da piante spinose.

Narciso e Giunchiglia: il fiore di marzo tra mito, simbolismo e coltivazione

Narciso e Giunchiglia: il fiore di marzo tra mito, simbolismo e coltivazione

Marzo in fiore: Narciso e Giunchiglia, tra mito, simbolismo e bellezza in giardino

Marzo segna l’inizio della primavera, e con essa la comparsa di fiori che annunciano il risveglio della natura. Tra questi, il Narciso, noto anche come Giunchiglia, occupa un posto speciale per la sua bellezza e il ricco simbolismo che lo accompagna.

Il mito di Narciso: bellezza e vanità

Nella mitologia greca, Narciso era un giovane di straordinaria bellezza, ma estremamente orgoglioso. Secondo la leggenda, respinse l’amore della ninfa Eco, che per vendetta lo maledisse. Un giorno, mentre si abbeverava a una fonte, Narciso vide la propria immagine riflessa nell’acqua e se ne innamorò perdutamente. Incapace di distogliersi dal proprio riflesso, si consumò fino a morire, trasformandosi nel fiore che oggi porta il suo nome. Questo mito ha reso il narciso simbolo sia di rinascita che di vanità.

Narciso e Giunchiglia: differenze botaniche

Spesso i termini “narciso” e “giunchiglia” vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà si riferiscono a specie diverse all’interno del genere Narcissus.

  • Narcissus pseudonarcissus: Conosciuto come narciso trombone, presenta fiori giallo pallido con una corona centrale più scura. Le foglie sono lunghe e strette, di colore verde grigiastro. Cresce da un bulbo e i fiori possono impiegare dai cinque ai sette anni per sbocciare dopo la germinazione dei semi.
  • Narcissus jonquilla: La vera giunchiglia, originaria della Spagna e del Portogallo, è caratterizzata da foglie cilindriche e fiori giallo intenso, molto profumati. I fiori, larghi 4–5 cm, sbocciano in numero di uno o più per stelo.

Narciso il Significato nel linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori, il narciso assume diversi significati:

  • Amore e desiderio: Il narciso può esprimere sentimenti di desiderio e amore.
  • Amicizia: Offrire un bouquet di narcisi, magari abbinati a tulipani, è un modo elegante per mostrare apprezzamento verso un amico stretto in occasione del suo compleanno.
  • Nuovi inizi: Simbolo di rinascita e nuovi inizi, il narciso rappresenta la primavera e la speranza.

Coltivazione e cura del Narciso

Il narciso è una pianta bulbosa facile da coltivare, ideale sia per giardinieri esperti che per principianti. Ecco alcuni consigli per la sua coltivazione:

  • Esposizione: Predilige posizioni soleggiate, ma cresce bene anche in mezz’ombra.
  • Terreno: Necessita di un terreno ben drenato per evitare ristagni idrici che possono causare la marcescenza dei bulbi.
  • Annaffiatura: Durante la fase di crescita, è importante mantenere il terreno umido, evitando però eccessi d’acqua.
  • Cure post-fioritura: Dopo la fioritura, è consigliabile lasciare che le foglie ingialliscano naturalmente. Questo permette al bulbo di accumulare le energie necessarie per la fioritura dell’anno successivo.
  • Attenzione: Il bulbo del narciso è velenoso; è quindi fondamentale maneggiarlo con cautela e tenerlo lontano dalla portata di bambini e animali domestici.

Curiosità

Il narciso è anche l’emblema del Galles: il 1° marzo, giorno festivo, è consuetudine per i gallesi indossare questo fiore come simbolo nazionale.

I fiori di Narciso sono facili da coltivare e rallegrano i nostri spazi verdi. Facili da coltivare anche in vaso, belli anche recisi in vaso. Insomma i narcisi sono proprio un must have verde . Se questo post ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici green, il giardinaggio è condivisione e condividendo saremo tutti più Verdi e Contenti