La leggenda del Girasole

La leggenda del Girasole

La leggenda del Girasole

Helianthus Annuus  – Girasole 

I girasoli sono tra i fiori che più rappresentano l’estate, rimaniamo incantati dai cambi gialli che diventano oro alla luce del tramonto. Ogni pianta nasconde miti e leggende, oggi vi racconto la storia del girasole

Come vedo un campo di girasoli non posso che lasciarci gli occhi. Tutti insieme diritti, solari, allegri l’effetto sull’umore è immediato.

Il girasole comune  è una pianta annuale che appartiene alla famiglia delle Asteracee. La sua etimologia già ci dice moltissimo di lui.

Helianthus è l’unione di due parole greche  “Helios” giustappunto Sole e “Anthos” fiore  ovvero il fiore del sole.

Questo rimando etimologico ci riporta al fatto che il girasole volge il suo capo verso il sole. Mentre è bocciolo letteralmente gira intorno al sole mentre una volta fioriti i girasoli sono rivolti sempre verso est. 

La seconda parte del nome specifico Annuus è ad indicare il fatto che è una pianta annuale. ( ho spiegato qui le differenze) 

Questa grande affezione per i girasoli che costellano tra l’altro la mia vita personale con strane coincidenze mi ha spinto ad indagare sulla loro leggenda. 

Partiamo dalla versione della leggenda del girasole più conosciuta e  che affonda le radici nella mitologia.

Protagonisti di questo racconto Apollo dio del Sole la ninfa Clizia. 

I due erano innamorati, o meglio Clizia sicuramente più di Apollo che ritroviamo ad amoreggiare anche in altri miti (come quello di Leucotoe che poi divenne l’attuale Rosmarino) .

Insomma Clizia seguiva Apollo tutto il giorno, lo guardava con occhi amorosi posava lo sguardo continuamente sul suo amato che per un periodo ricambiò finchè si invaghì della nostra Leucotoe il cui padre era molto geloso. 

Clizia, donna ferita, decise di dire tutto al padre di Leucotoe che seppellì viva la ragazza ma Apollo era veramente triste per quanto accaduto non riuscendo a far rivivere Leucotoe la trasformò in una rosa di mare il rosmarino e diede tutta la colpa dell’accaduto a Clizia.

La ninfa ferita,  ma sempre più innamorata decise che avrebbe amato per sempre Apollo e che avrebbe passato il resto della sua vita a guardarlo immobile seguendolo con lo sguardo mentre vagava nel cielo sul suo carro. 

Come avrete ormai intuito Clizia si trasformò in un fiore dal gambo esile e con i petali gialli come il sole: il nostro Girasole.

Nell’ottica di questa leggenda il girasole è simbolo di un amore non ricambiato e di una forte infatuazione

Oltre al mito abbiamo una storiella molto meno tragica e carina e soprattutto adatta anche ai bambini.

Una mattina in un campo tra gli altri fiori ne spuntò uno nuovo. Era proprio differente dagli altri, brutto e storto. 

Gli altri fiori lo guardavano “storto” e tra di loro si vociferava che fosse un’erbaccia infestante. Nessuno gli si avvicinava. I giorni passavano il fiore cresceva, era triste, ma non si lamentava. Non potendo parlare con nessuno trascorreva le sue giornate a guardare nel cielo il sole . Visto che non riusciva a vederlo bene cercava ogni giorno di sollevarsi un pochino di più per poterlo rimirare. Quando il sole si spostava lui muoveva il capo dalla mattina alla sera, tutti i giorni. Il sole lo notò e una mattina sorgendo ad est si avvicinò al fiore che gli raccontò la sua storia.

Il sole lo abbracciò con affetto e il fiore irradiato dai raggi si accese di un giallo vivo. Da quel giorno il fiore divenne il più alto e il più bello di tutto il prato. Riconoscibile per il suo portamento e colore e vista la sua amicizia con il sole venne chiamato e riconosciuto da tutti come  Girasole. 

Preferisco di più questa seconda versione della leggenda del girasole, simboleggia tante cose tra cui come un abbraccio possa scaldare il cuore di chi li riceve. 

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