Come e quando innaffiare le piante in vaso?
Come fare a capire quando una pianta ha bisogno di essere annaffiata?
Bagnare una pianta in vaso è un gesto spontaneo e quanto mai fondamentale per la cura e la manutenzione delle nostre piante in vaso.
Un gesto quello di bagnare assai semplice se vogliamo ma che di fatto è alla base per la sopravvivenza delle nostre piante.
Una volta che abbiamo imparato a leggere segnali esterni che la pianta ci manda e impariamo a bagnarle possiamo dire che il grosso del lavoro per la loro cura è fatto.
Concetto detto e ridetto mille volte ma che nella sua banalità risulta fondamentale, l’acqua può essere vita, ma anche l’esatto contrario per le nostre amate green.
Non c’è regola precisa, le situazioni cambiano da casa a casa, da stagione a stagione da pianta a pianta, il giardinaggio ci tiene allenati e sebbene ci siano delle best practice da seguire poi ogni momento riserva le sue accortezze.
Partiamo dai segnali per capire come e quando innaffiare le piante in vaso
In caso di vasi piccolini, sentiamo il peso. Il vaso è leggero?
Osserviamo le foglie, molto spesso infatti delle foglie “afflosciate” sono sintomo di sete della pianta.
Cosa analoga la potremmo avere se la pianta è in sofferenza e le abbiamo dato al contrario troppa acqua. (ma questa è un’altra storia)
Il terriccio è secco?
Ecco il modo Quasi infallibile per capire se la pianta in vaso ha bisogno di essere bagnata.
La prova del dito o prova dello stecchino.
Oltre ad osservare la pianta infatti un aspetto fondamentale è quello di osservare e tastare il terreno del nostro vaso .
Osserviamo Il primo strato – È’ asciutto? E’ umido?
Probabilmente se non bagnamo da u n po il primo risulterà secco sia al tatto che alla vista, questo è abbastanza logico infatti essendo lo strato più a contatto con l’aria sarà il primo ad asciugarsi.
Ecco quindi che abbiamo bisogno di andare in profondità.
Con il dito spostiamo la terra e sentiamo al tatto e in profondità lo stato di umidità del terreno.
Altro metodo della nonna è quello di testare lo stato di umidità del vaso con uno stecchino lungo come faremmo con una torta.
Lo facciamo penetrare in profondità nella terra e se sfilandolo vediamo che esce pulito e asciutto vuol dire che il terriccio è secco ( va annaffiata) altrimenti se osserviamo che è umido e sporco vuol dire che c’è ancora dell’umidità ( non bagnamo)
Oltre a questi metodi casalinghi ci sono delle sonde che permettono di monitorare lo stato di umidità dei nostri vasi . ( un esempio: CLICCA QUI )
Verificato ciò con il metodo che più fa comodo potete procedere con il bagnare la vostra/vostre pianta in vaso.
Di certo , presumendo che non avete tutti i vasi di uguale dimensione non potrete procedere a campione ma sarà fondamentale osservare pianta per pianta.
Sembra una cosa complicata ma vedrete che con il tempo e la pratica sarà tutto molto semplice e soprattutto piacevole.
Oltre al Quando…Come è meglio bagnare?… se possibile bagnare per immersione.
O nella vasca o in contenitori capienti. Riempite con acqua se possibile lasciate riposare per un discorso di temperatura e poi lasciate in immersione le piante.
Per il discorso della capillarità la pianta assorbirà l’acqua necessaria. Lasciatele immerse per una ventina di minuti, e poi le lasciate sgocciolare e le rimettere al loro posto.
Il tempo di immersione è variabile in base alla pianta e al vaso quindi non prendete alla lettera quello che vedo e valutate lo stato delle vostre piante.
Per ultimo e non per importanza ovviamente potreste dover cambiare tempi e metodo di bagnatura in base alla tipologia di pianta, ecco perché è cosa buona e anche importante sapere nome e cognome delle nostre piantine.
Spero che questo post ti sia stato utile per capire come e quando innaffiare le piante in vaso. Se vuoi condividilo con i tuoi amici green.