Barca di San Pietro
Cos’è e come si fa la Barca di San Pietro? Tutto quello che occorre oltre un uovo
Giugno e le sue tradizioni contadine.
Giugno il mese del solstizio d’estate che prima con il calendario giuliano si festeggiava tra il 9 e 10 giugno poi con il calendario gregoriano venne spostato al 21 giugno.
Il detto dice “D’Aprile non ti alleggerire, di maggio non ti fidare, di giugno fa che ti pare”
Oltre ai nostri tanto amati detti popolari Giugno è un mese con due importanti tradizioni contadine: La barca di San Pietro e l’Acqua di San Giovanni.
La prima L’Acqua di San Giovanni (Leggi QUI) che si fa nella notte tra il 23 e 24 giugno è una notte magica dove l’impossibile diventa possibile e accadono meraviglie.
La notte dove il mondo delle fate e della natura si intrecciano con il mondo umano .
Cosa si deve fare?
Innanzitutto si raccolgono le cosiddette Erbe di San Giovanni che si mettono in in una ciotola con dell’acqua e si lasciano ai favori della luce notturna tra il 23 e il 24 giugno .In questo modo l’acqua si caricherebbe di influssi e poteri magici benefici con cui lavarsi al sorgere del sole . La Tradizione, inoltre, vuole che porti giovamento alla pelle e che sia anche una protezione contro le malattie in generale.
La seconda tradizione invece è la Barca o Veliero di San Pietro.
Questa tradizione contadina si rinnova nella notte tra il 28 e 29 giugno in occasione del giorno dei Santi Pietro e Paolo.
Il pensiero comune vuole che San Apostolo e pescatore soffiasse nei recipienti con l’acqua per far apparire la barca e dimostrare la sua vicinanza ai fedeli.
Inoltre già nell’800 era costume popolare credere e sperare che il giorno dopo di San Pietro seguisse un grosso temporale.
Per questo motivo, in alcune zone, per paura di burrasche i pescatori non gettavano le reti, altri invece erano credevano che San Pietro avrebbe donato una pesca fruttuosa.
COSA SERVE E COME SI PREPARA LA BARCA DI SAN PIETRO?
3 sono gli “ingredienti” fondamentali per questa usanza che va fatta nella notte tra il 28 e il 29 giugno :
– acqua
– 1 fiasco senza paglia o, in mancanza, un vaso di vetro trasparente o una brocca panciuta
– 1 albume d’uovo
Con dell’acqua si riempie fino a poco più della metà il contenitore e ci si versa dentro piano piano l’albume.
Si mette il vaso sotto una pianta e lo si lascia all’aperto tutta la notte e al mattino si può osservare la forma che ha preso il nostro veliero e interpretarlo.
COME SI LEGGE E INTERPRETA LA BARCA DI SAN PIETRO ?
La tradizione vuole che bisogna osservare le vele
se sono aperte avremo sole
se sono chiuse arriverà la pioggia
Altro parametro di analisi è dato dalla forma del veliero, se se ne crea uno bello ci si auspica un buon raccolto .
Ovviamente stiamo parlando di una tradizione contadina che ha dettato credenze e che faceva parte di un mondo che si fondava su altre idee e dove di certo non c’era la tecnologia intesa come oggi. Un’altra tradizione contadina conosciuta sono le calende (vedi qui)
Per cui prendiamo queste tradizioni facciamone memoria e se vogliamo, facciamole nostre.